Incidente durante prova di carico con accessorio di sollevamento artigianale.

Queste è quanto accaduto durante una prova di carico realizzata mediante PALLONI ad ACQUA, effettuata con un accessorio di sollevamento artigianale (bilancino diffusore), non certificato e non testato.
Durante la prova e comunque durante l’utilizzo degli apparecchi di sollevamento è necessario assicurarsi che gli strumenti utilizzati nella procedura siano certificati e testati e che rispondano alle normative in materia. La regola è che tutti i mezzi di sollevamento devono essere testati con un carico massimo di utilizzazione.
Sistema masse campione a palloni Incidente con sistema masse campione a palloni
A quanto pare oltre non essere stato testato, questo diffusore non aveva il progetto verificato da un tecnico abilitato. Con queste premesse e con la mancata informazione in cantiere i sacconi riempiti ad acqua sono stati attaccati anche al centro della trave di collegamento tra i quattro punti di presa del carico.
Ovviamente, in quel punto, il momento flettente superava di gran lunga la massima tensione ammissibile, con il risultato del collasso del telaio dello spargitore.
Incidente con sistema masse campione a palloni
Un altro incidente inutile che si sarebbe potuto evitare facilmente, nel caso in cui ci si fossero poste le giuste domande prima di realizzare la prova.


Fonte: heavyliftspecialist.com

Sidney, Australia. Incredibile incidente di una gru a torre.

Incidente gru a torre a Sidney - Australia

Sidney, Australia 21 marzo 2013. – Alcuni testimoni riferiscono di una gru a torre avvolta dalle fiamme, che oscillava violentemente sopra un edificio situato nel centro di Sydney. Pochi istanti dopo il braccio principale della gru si è schiantato sopra il tetto dell’edificio accanto.
L’operatore della gru è stato costretto a fuggire dopo lo scoppio del serbatoio della gru stessa. Il serbatoio contenente 1000 litri di gasolio situato a 65 metri di altezza è esploso poco prima della 10 del mattino.
La gru stava operando presso l’Università della Tecnologia di Sydney. Tante le fotografie disponibili, fatte dai passanti e dagli stessi soccorritori intervenuti poco dopo l’incidente e postate sui social media, hanno mostrato il braccio accartocciato della gru disteso sul tetto dell’edificio accanto alla UTS.
Nessuno è rimasto ferito nell’incidente.
L’operatore racconta che dopo lo scoppio dell’incendio “a un certo punto i cavi che sostenevano il braccio sono stati investiti dal fuoco, e poco dopo a causa del calore, si sono strappati facendo collassare tutto”.
I vigili del fuoco avevano cercato di avvicinarsi alle fiamme con una piattaforma semovente articolata ma è stato impossibile raggiungere l’altezza dove si stava sviluppando l’incendio.
Alla fine hanno dovuto lasciare bruciare il fuoco. Due ore più tardi la colonna di fumo era ancora visibile. Il traffico è stato forzato sulla vicina Broadway per essere chiuso in entrambe le direzioni. Le autorità competenti hanno avviato un’indagine completa sul crollo.
Incidente gru a torre a Sidney - Australia Incidente gru a torre a Sidney - Australia
Incidente gru a torre a Sidney - Australia


Fonte: cranesaccidents.com

Spettacolare ribaltamento di una gru semovente in Norvegia.

Oslo, Norvegia 21 gennaio 2013. – Spettacolare incidente in Norvegia dove una gru semovente “Al Terrain” della Tadano Faun a 5 assi si è ribaltata nel cantiere NCC nella cittadina di Lilleakerveien. L’incidente è avvenuto alle 10 del mattino e nessuno si è fatto male, il braccio della gru è crollato tra due edifici che sono stati immediatamente evacuati per precauzione. Testimoni oculari dicono che la gru non avesse nessun carico da sollevare quando è caduta. Nonostante gli stabilizzatori fossero stati completamente piazzati anche se senza spessori livellanti, la gru si è comunque ribaltata. Non sono state ancora definite le cause.


Fonte: vertikal.net

Londra, elicottero contro gru si schianta in centro: due morti e undici feriti.

Incidente questa mattina nel centro di Londra: un elicottero, probabilmente a causa della fitta nebbia, si è schiantato contro una gru montata su un grattacielo in costruzione nel quartiere di Vauxhall, a sud del Tamigi e di Victoria. Per il pilota non c’è stato niente da fare: il velivolo, carico di carburante, è precipitato a terra ed ha colpito due auto. Secondo un primo bilancio della polizia le vittime sarebbero due, incluso il pilota, mentre i feriti sarebbero 11, di cui uno grave.
L’incidente poteva trasformarsi in una vera a propria carneficina, poiché è avvenuto nell’ora di punta, vicino a un importante snodo ferroviario, attraverso il quale ogni mattina transitano migliaia persone.
“Abbiamo ricevuto una telefonata questa mattina verso le 8.00”, ha spiegato da parte sua un portavoce della polizia.
Inoltre, numerose chiamate di emergenza sono arrivate ai vigili del fuoco, che hanno inviato sul logo del disastro almeno 22 mezzi e oltre 80 pompieri. Secondo quanto raccontato dai testimoni, i primi mezzi sono arrivati “entro 5-10 minuti” dall’incidente. Quando le tv britanniche hanno cominciato a trasmettere le prime immagini, il luogo dell’incidente sembrava un campo di battaglia: in strada, rottami del velivolo e quel che restava di alcune auto erano ancora avvolti dalle fiamme, mentre nel cielo si levava una grande colonna di fumo nero.
La polizia ha bloccato temporaneamente le fermate della metropolitana e tutta la zona attorno all’incidente è stata evacuata per il timore che il carburante uscito dall’elicottero dopo lo schianto possa creare ulteriori incendi. Anche le strade sono state bloccate, gli uffici e i negozi sono stati fatti chiudere.
Intorno alle 12 tutti gli incendi erano stati spenti. L’incidente, avvenuto nell’ora di punta vicino alla stazione ferroviaria di Vauxhall e alla fermata della metropolitana di Waterloo, ha provocato quindi forti disagi non sono agli abitanti della zona, ma anche a migliaia di passeggeri. La polizia ha escluso l’attentato terroristico, ma molti residenti – come ha detto a Sky News un testimone – “hanno pensato che si trattasse di un attacco terroristico”. Anche perché il luogo in cui si è schiantato l’elicottero si trova e vicino alla sede dei servizi segreti esteri britannici (MI6) e vicino alla nuova ambasciata americana, attualmente in costruzione. 


Fonte: Il fatto quotidiano, vertikal.net

Montesacro, cede una PLE precipitano due operai: uno muore.

ROMA 29 luglio 2011 – Due operai che stavano effettuando lavori di ristrutturazione sulla facciata di un palazzo all’angolo tra via Val di Lanzo e viale Tirreno – nel quartiere Montesacro a Roma – sono precipitati venerdì mattina da un braccio mobile. Si tratta di due cittadini macedoni di 23 e 30 anni.
Feriti gravemente, sono stati trasportati entrambi in codice rosso in ospedale. Sono caduti da un’altezza di circa 8 metri e secondo testimoni hanno riferito stavano lavorando senza casco. Al momento dell’arrivo dei soccorsi, però due caschi gialli facevano bella mostra su un muretto accanto al cantiere.

TINTEGGIATURA – I due operai erano giunti sul luogo con un camion attrezzato e stavano tinteggiando le mure esterne di un edificio quando, intorno alle 9, è crollato il «cestello» su cui erano saliti per raggiungere le parti alte della facciata da dipingere. Gli operai sono stati trasportati dal 118 ai vicini ospedali Pertini e Umberto I. Sul posto sono intervenuti gli ispettori del lavoro per verificare le misure di sicurezza e le cause dell’incidente, la polizia municipale e i carabinieri della stazione di Città Giardino, che indagano sulla vicenda. Da una prima ricostruzione all’origine dell’incidente sul lavoro ci sarebbe il cedimento del braccio mobile sopraelevato, dopo che le basi del camion che lo reggeva sarebbero sprofondate per un avvallamento del terreno.

VIOLATE NORME SICUREZZA – I sindacati accusano: violate le norme di sicurezza. «Dai primi rilievi sulla dinamica del grave incidente avvenuto nel cantiere di Montesacro, emerge una pesante responsabilità a carico dell’impresa», dichiara Francesco Sannino, segretario generale Feneal Uil Roma. «I due operai sono precipitanti da un piattaforma di lavoro elevabile a causa della messa in opera non appropriata della medesima – continua -. In altre parole, la PLE, a differenza di quanto previsto dalla normativa, era posizionato su un terreno in pendenza piuttosto che pianeggiante».
La sistemazione errata, avrebbe «determinato la precipitazione dei due operai». E Feneal Uil insiste: «Siamo purtroppo in presenza della tristemente nota mancanza di applicazione delle più elementari norme di sicurezza e della carenza di formazione adeguata da parte di chi presume di poter fare impresa senza investire in formazione, sicurezza e organizzazione. Si continuano a scaricare senza vergogna i costi di un simile scenario, pesantemente aggravato dalla crisi, sul lavoro e sul valore inalienabile della salute e della vita umana».
L’ipotesi, oltre a cause di mancata formazione, è anche di mancata manutenzione perchè la caduta del cestello pare sia dovuta alla rottura del cilindro oleodinamico che gestiva l’ultima parte della corsa della PLE.


Fonte: Corriere della Sera e You Reporter