Montesacro, cede una PLE precipitano due operai: uno muore.

ROMA 29 luglio 2011 – Due operai che stavano effettuando lavori di ristrutturazione sulla facciata di un palazzo all’angolo tra via Val di Lanzo e viale Tirreno – nel quartiere Montesacro a Roma – sono precipitati venerdì mattina da un braccio mobile. Si tratta di due cittadini macedoni di 23 e 30 anni.
Feriti gravemente, sono stati trasportati entrambi in codice rosso in ospedale. Sono caduti da un’altezza di circa 8 metri e secondo testimoni hanno riferito stavano lavorando senza casco. Al momento dell’arrivo dei soccorsi, però due caschi gialli facevano bella mostra su un muretto accanto al cantiere.

TINTEGGIATURA – I due operai erano giunti sul luogo con un camion attrezzato e stavano tinteggiando le mure esterne di un edificio quando, intorno alle 9, è crollato il «cestello» su cui erano saliti per raggiungere le parti alte della facciata da dipingere. Gli operai sono stati trasportati dal 118 ai vicini ospedali Pertini e Umberto I. Sul posto sono intervenuti gli ispettori del lavoro per verificare le misure di sicurezza e le cause dell’incidente, la polizia municipale e i carabinieri della stazione di Città Giardino, che indagano sulla vicenda. Da una prima ricostruzione all’origine dell’incidente sul lavoro ci sarebbe il cedimento del braccio mobile sopraelevato, dopo che le basi del camion che lo reggeva sarebbero sprofondate per un avvallamento del terreno.

VIOLATE NORME SICUREZZA – I sindacati accusano: violate le norme di sicurezza. «Dai primi rilievi sulla dinamica del grave incidente avvenuto nel cantiere di Montesacro, emerge una pesante responsabilità a carico dell’impresa», dichiara Francesco Sannino, segretario generale Feneal Uil Roma. «I due operai sono precipitanti da un piattaforma di lavoro elevabile a causa della messa in opera non appropriata della medesima – continua -. In altre parole, la PLE, a differenza di quanto previsto dalla normativa, era posizionato su un terreno in pendenza piuttosto che pianeggiante».
La sistemazione errata, avrebbe «determinato la precipitazione dei due operai». E Feneal Uil insiste: «Siamo purtroppo in presenza della tristemente nota mancanza di applicazione delle più elementari norme di sicurezza e della carenza di formazione adeguata da parte di chi presume di poter fare impresa senza investire in formazione, sicurezza e organizzazione. Si continuano a scaricare senza vergogna i costi di un simile scenario, pesantemente aggravato dalla crisi, sul lavoro e sul valore inalienabile della salute e della vita umana».
L’ipotesi, oltre a cause di mancata formazione, è anche di mancata manutenzione perchè la caduta del cestello pare sia dovuta alla rottura del cilindro oleodinamico che gestiva l’ultima parte della corsa della PLE.


Fonte: Corriere della Sera e You Reporter

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